Mi č gradito presentare la Pubblico
romano Ciro Riccardi un Artista napoletano, che porta in sč le istanze, le
amarezze e le angoscie di quel Sud, umano, sociale, profondo, come la sua
pittura che č pił spontaneitą che istinto, tutta umanitą e sinceritą.
Se egli, comunque, affonda le sue
radici umane nella terra che gli ha dato i natali, affonda i suoi tentacoli atistici all'impressionismo francese che segue a grandi linee.
Stą nell'osservatore perchč porto a Roma quest'artista che avevo gią
presentato alla << Galleria Nizza >> di Sorrento. L'osservatore stesso ed i
colleghi critici percepiranno gli stessi stadi pluri dimensionali dell'Umanitą di
Ciro Riccardi, come io stesso ho percepito. Lo trovo diverso; ne notoi fermenti
che nio stesso, e quanti come me provengono dalla stessa matrice etnica, provo;
č un vero Artista!
Sulla sua Arte mi sono spesso
soffermato su quotidiani e riviste; per questo voglio che siano solo i suoi
quadri a << cantare >> dentro l'osservatore.Oserei paragonarlo a qualcuno se non
avessi capito quali siano le reali possibilitą di questo giovane che presto
presenterą le sue opere in una serie di personali sul tema << Omaggio a Napoli
>>, inquadrate nel contesto delle manifestazioni artistiche di << Italia da
Salvare >> sotto il patrocinio di << Italia Nostra >>.